Majon di fascegn

Istituto Culturale Ladino, Museo Ladino e Biblioteca Padre Frumenzio Ghetta: da oggi una nuova identità visiva.

21 aprile 2022

Dopo un anno di celebrazioni e ristrutturazione che hanno visto le attività dell’ente accomunate da un’unica visione, è emersa la necessità di rivedere l’immagine istituzionale. Un cambiamento dettato dalla volontà di racchiudere, anche nel logo, i valori sui quali si fonda la salvaguardia dell’identità ladina nei sui diversi ambiti: linguistico, folkloristico, storico e culturale.

Conoscenza, ma anche coscienza ladina, per una lingua più viva che mai, fatta di persone che, dalla loro casa e attraverso la storia, la cultura, l’unione e la passione per il tramandare, tengono viva la fiamma dell’appartenenza, per una riconoscibilità sempre più udibile anche all’esterno”.

Questa dichiarazione di intenti, scritta e rinnovata rispetto al passato, è aperta e bidirezionale. Per concretizzarla è stata e verrà perseguita la strada dell’integrazione tra ruoli istituzionali e vita ladina quotidiana; punti chiave di una vera ragione di esistere, che mette le persone al centro, dove il popolo ladino stesso accresce una realtà meritevole di essere riconosciuta e conosciuta.
 

L’immagine visiva che abbiamo scelto come identità per la nostra istituzione è davvero ambiziosa, ma al contempo perfetta. Crediamo che comunichi bene la volontà del nostro gruppo di colmare la distanza tra le nostre attività e i cittadini, con lo scopo di accrescere il senso di appartenenza che dovrebbe diventare orgoglio da far conoscere.
Dopo mesi di lavoro e ricerca, studiando i migliori enti e musei di tutto il momento e mettendoci in discussione, siamo arrivati a costruire una vera identità visiva (non solo un logo), una sorta di contenitore di immagini che ci consentirà di essere riconoscibili sempre come gruppo pur distinguendoci in aree: le attività dell’Istituto Culturale, del Museo e della Biblioteca devono essere facilmente riconoscibili dai nostri uditori.

 

Ora abbiamo un simbolo facile da identificare e ricco di contenuti che possono essere raccontati o indagati. Un simbolo riconoscibile, indipendentemente dalla cultura o dalla lingua, ma intriso dei nostri valori portanti. Un simbolo minimalista, contemporaneo e al tempo stesso dai tratti antichi, quasi rupestri e che ricorda, a prima vista, la capacità di dialogare.

Il nuovo logo è un disegno semplice, essenziale e significativo, come quello che farebbe un bambino. Rimanda alla potenza del dialogo e della condivisione, ricorda nei suoi tratti essenziali i dettagli architettonici del Tobià de la Pieif e rimanda a radici linguistiche antiche nei segni lineari e curiosi.

Il nuovo logo riconosce dunque nella “Majon di Fascegn” le attività linguistiche, archivistiche e etnografiche dell’Istituzione; si tratta di una sorta di contenitore di immagini e di un’unica visione, che consentirà di essere riconoscibili sempre come gruppo pur nelle specifiche aree di intervento.

“Abbiamo voluto caratterizzare il lancio del rebranding istituzionale dell’Istituto ladino, della Biblioteca e del Museo con un video messaggio, preceduto da brevissimi video teasing che per alcune settimane hanno incuriosito la popolazione. Abbiamo dato seguito alla promessa fatta dall’ente nell’anno 2021 attraverso il pay-off «Mia majon, mia storia, mia parlèda»: di scendere nelle piazze e di uscire dai palazzi per riportare la gente nel luogo di cultura ladina per eccellenza, nella Majon di Fascegn, voluta, chiesta e amata da chi prima di noi ha costruito questi luoghi. Siamo garanzia di conservazione del passato e, nel contempo, costruttori di futuro. L’anno 2021 ha dato forma a questi due momenti, coinvolgendo bambini, giovani, adulti e anziani nella loro stessa storia, per ricordare, celebrare, riconsegnare al territorio, ma anche per costruire su questo palinsesto storico, linguistico e identitario qualcosa di nuovo, da lasciare ai ladini del futuro, uomini e donne che daranno seguito alla nostra identità. Abbiamo, promesso, mantenuto e osato; abbiamo sperimentato, dato ascolto anche a chi ha portato con entusiasmo nuove idee, alle voci fuori dal coro, perché tutti siamo ladini.

Abbiamo costruito nuove alleanze fra ciò che è stato e ciò che dovrà ancora venire, perché questa è la terza missione del nostro ente, nell’ottica della trasformazione delle conoscenze attraverso processi di interazione diretta fra ricerca e società civile e imprenditoriale, al fine di promuovere la crescita economico sociale, per contribuire a una rete di benessere sostenibile, che non può prescindere dalla conoscenza e dalla fruizione delle proprie radici identitarie”. (Sabrina Rasom, direttrice)

L’autore del logo è Lorenzo Cattoni di Killeridea, mentre la consulenza in comunicazione delle esperte Giovanna Bazzanella e Giulia De Martin di Bee-Atelier.

Guarda il video!

 

Diventa anche tu interprete del nuovo logo! Partecipa all’iniziativa “Mia Majon di Fascegn”.

In occasione del lancio del nuovo logo, la Majon di Fascegn lancia una sfida divertente all’insegna della partecipazione e della condivisione.

Invitiamo a questo proposito tutti i creativi – donne, bambini, uomini, adulti e anziani - a scaricare il logo (link) o a rivolgersi alla Majon di Fascegn al numero 0462/764267 o all’indirizzo mail info@istladin.net per averne una copia stampata da riprodurre nelle forme preferite: a ricamo, all’uncinetto, con un disegno o dipinto, scolpito o cucito, con stampante 3D e con i materiali più disparati.

I contributi, unici e originali, dovranno essere consegnati presso la sede dell’Istituto ladino entro martedì 31 maggio. In occasione del primo giorno di apertura estiva del Museo Ladino, il 10 giugno, gli elaborati saranno esposti e premiati.

 

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